Ho una vita sessuale molto intensa. Mi piace sedurre sia col fisico ma soprattutto con la mente e amo sentire un’altra donna che si eccita sotto le mie carezze. Ho scoperto di essere attratta dalle ragazze già in tenera età, anche se essendo cresciuta in una famiglia fortemente cattolica, non ho mai potuto esplorare a fondo questo mio lato; almeno fino a che non sono diventata maggiorenne e me ne sono andata di casa per studiare all’estero.
Questa particolare esperienza in giro per il mondo mi ha permesso di vivere una maggiore intimità col mio io più profondo e più vero. La prima persona con cui ho condiviso questa attrazione è stata la mia coinquilina. Era una bellissima ragazza spagnola, capelli corvini, occhi grandi e carnagione olivastra. Non facevo altro che guardarla e desiderarla, finché un giorno non è accaduto. È stata una bella esperienza, per quanto ancora piuttosto soft, diciamo così…abbracci, baci e qualche palpatina ma niente di più.
Quella che considero la mia prima vera esperienza completa è avvenuta in un locale. Non dirò il nome per non espormi troppo, ma era un pub molto alla moda, frequentato da giovani amanti del rock. In quel periodo ero nella mia fase goth, amavo vestire di pizzi e merletti per non parlare degli strettissimi corpetti che sfoggiavo e che mi stringevano le tette talmente tanto da farle quasi schizzare fuori.
Non avevo avuto altre ragazze oltre la mia coinquilina, ed evitavo i maschi come la peste, nonostante ricevessi molte avance. Una sera me ne stavo seduta al mio solito tavolo, chiacchierando amabilmente come facevo sempre coi miei amici dell’epoca, quando ad un certo punto incrociai lo sguardo di una ragazza che se ne stava seduta in disparte, in penombra.
Era veramente bella, capelli rossi, pelle bianca, un accenno di lentiggini sul viso e un corpo che….mamma mia non si può nemmeno descrivere tanto era perfetto. La guardai per un po’, e vidi che lei ricambiava il mio sguardo ma non con fare malizioso. Sembrava più interessata a studiarmi, come se si stesse chiedendo le stesse cose che passavano per la mia testa: “è troppo sperare che sia gay anche lei?”. I miei amici continuavano a parlare, ma io ormai ero rapita dal suo sguardo. Aveva un trucco dark pesante, ma perfetto per il suo viso, ed esaltava ancora di più quel meraviglioso taglio di occhi. All’improvviso ricevetti una telefonata, mi allontanai dal frastuono della musica per rispondere e quando tornai la cercai subito volgendo lo sguardo nell’angolo in cui era seduta, ma non la scorsi. Mi guardai un po’ intorno ma niente, era come se fosse sparita nel nulla.
Un po’ sconsolata tornai a sedere al mio tavolo e ripresi ad ascoltare le conversazioni degli altri. Eppure ero rimasta folgorata da quegli occhi e non riuscivo a togliermeli dalla testa. Qualche minuto dopo andai in bagno per rinfrescarmi e la trovai li, ad aspettarmi. Non mi disse niente, mi prese la mano e mi condusse in una delle latrine. Chiuse la porta e senza chiedermi il mio nome o altro mi spinse al muro e cominciò a baciarmi con passione.
Io non sapevo come reagire, ma l’intensità di quel momento era talmente forte che mi lasciai semplicemente andare. Mi baciò sulle labbra, sul collo, mi imprigionò le mani sopra la testa e mi infilò la lingua ovunque. Ero in estasi. Si abbassò davanti a me, mi alzò la gonna e mi fece un cunnilingus magistrale, tanto che venni sulle sue labbra dopo pochi istanti. A quel punto fu il mio turno. La feci alzare e le infilai dentro due dita masturbandola mentre le mordevo il collo (eh già ero in fissa con i vampiri da brava darkettona). Venne poco dopo anche lei sotto le mie carezze. Ora lei è la mia ragazza da diversi anni e l’amore della mia vita.