Sono una ballerina di 25 anni, danzo da quando ne avevo 7. Sono entrata da poco in una scuola di balletto. Provo ore ed ore al giorno, i piedi fanno male, la fatica è tanta ma è ciò che ho sempre voluto fare.
Non sarebbe stato possibile senza la mia insegnante, ha anni di esperienza, è una donna di 56 anni, bravissima nel suo mestiere e piuttosto bella, molto curata per la sua età , se la vedeste gli dareste si e no 40 anni. Facciamo lezione con lei ogni giorno, ma da qualche tempo a questa parte mi dà lezioni private ogni martedì e giovedì pomeriggio. Io pendevo dalle sue labbra, per me non era solo la mia insegnate di danza classica, ero la sua fan numero uno. Ricevere queste lezioni individuali con lei per me era come aver vinto alla lotteria. Quel giovedì pomeriggio mi recai alla nostra lezione come sempre, alle 14 in aula. Lei era sempre lì ad aspettarmi, in piedi, vestita total black e con il bastone da insegnante appoggiato al pavimento, così autoritaria, così sensuale. Ma ero troppo piccola per lei e per quel genere di cose, ma alla fantasia non si ha limiti, li sono libera di pensare a ciò che voglio. Ormai ero ossessionata da lei, dalle nostre lezioni, dal modo in cui appoggiava il bastone sotto al mio mento per tirarmi su il viso, per correggermi la postura.
Mi ero innamorata della mia insegnate, lo ammetto. Ormai nelle ultime lezioni ero totalmente distratta, perché non pensavo ad altro che ai nostri corpi nudi che si strusciavano. Quel giorno mi prese da parte e mi disse che voleva parlarmi, voleva sapere cosa mi passava per la testa. Nell’ultimo periodo il mio andamento scolastico era un po’ sceso e voleva capirne i motivi e nel caso aiutarmi. Non ebbi il coraggio di dirle a cosa pensavo, quindi mi inventai la scusa della stanchezza. Lei si preoccupò per me, io ero appoggiata allo specchio con le spalle e lei si avvicinò a me passandomi una mano sul viso, dicendomi che se volevo, lei poteva aiutarmi con le votazioni finali. Io al suo sfiorarmi tremai come una foglia al vento e allargando leggermente le labbra le feci capire tutto quello che volevo da lei. Appoggiò il bastone allo specchio accanto a me, fece scorrere la sua mano sul mio collo fino ad arrivare ai capelli, li strinse fra le dita facendomi voltare contro lo specchio, avvicinò le sue labbra al mio orecchio e mi sussurrò se era quello che volevo, non sapevo cosa rispondere quindi mi limitai ad accennare un si con la testa, abbassando lo sguardo dalla vergogna. Era la prima volta che andavo con una donna, non sapevo cosa dovevo fare, ma fece tutto lei.
Mi fece mettere per terra in ginocchio, con le cosce aperte davanti allo specchio, strappò i miei collant da danza e infilò le mani nelle mie mutandine. Appena sentì quanto ero bagnata e vogliosa mi guardò negli occhi attraverso lo specchio e mi sorrise, dicendomi se era la prima volta che mi facevo masturbare da una donna. Le risposi di si mentre mi mordevo le labbra con violenza, volevo gemere ma mentre stavo per farlo lei mi tappò la bocca dicendomi di stare zitta, che se avessi urlato ci avrebbero sentite e non volevo che accadesse, mi vergognavo. Sentivo le sue mani che mi frugavano nelle mutandine, le sue dita esperte entravano ed uscivano dalla mia figa che ormai grondava senza controllo. Lei si avvicinò al mio orecchio ancora e mi disse che mi avrebbe fatta venire, ma che per la mia sicurezza avrebbe tenuto la sua mano sulla mia bocca.
Avevo la vista appannata dalla voglia di venire, iniziò a muovere le dita sempre più forte, sempre più veloce, fino a farmi squirtare, avevo schizzato su tutto lo specchio e avevo fatto una pozza per terra. Non avevo mai goduto così tanto se non con una donna.