Era un normale sabato sera, andai nel solito locale in centro. Speravo di poter trovare qualcuno con cui scopare, forse era la serata buona. Arrivai ed entrai, mi sedetti su una sedia al bancone, alla radio passavano “Yellow” dei Coldplay, che noia. Tutto presagiva l’ennesima nottata in bianco. Eppure sono un bel ragazzo, giovane, curato, stronzo al punto giusto. Attiro solo le donne, ma non sono loro che voglio. Sono in cerca di qualche bel giovane da assaggiare e che assaggi me, dopotutto. Il rumore della porta che si apre attirò la mia attenzione e mi voltai a guardare. Vidi entrare questo ragazzo, bello e di ottima presenza, era vestito stranamente elegante per essere venuto in un bar malfamato come questo.
Quella cravatta rossa era decisamente fuori luogo qua dentro, stonava. Non era tanto alto, ma si sa, quelli piccoli nascondono belle sorprese, no? Lo adocchiai e notai che mi fissava, ma cercando di non farsi notare, inutile dire che lo notai eccome. Sentii i passi avvicinarsi alla mia destra, appoggiò la mano sul bancone e mi chiese se il posto accanto a me fosse libero, mi voltai con la birra fra le labbra e gli feci cenno di si, aveva due occhi azzurri, intensi e decisamente profondi, con dei capelli dorati che scendevano sulla fronte. Era un bel contrasto con me, moro e occhi scuri. Gli chiesi cosa ci facesse in quel postaccio a quell’ora tarda, nel mentre lo divoravo con gli occhi. Lui rispondeva, ma non erano le risposte che mi interessavano, volevo che le sue morbide labbra mi dicessero solo di fotterlo nel bagno di quel locale. Accennai ad un sorriso e gli dissi che dovevo andare in bagno a pisciare, non mi interessavano storie di vita, dopotutto. Entrai in bagno e mi chiusi dentro a fare quello che dovevo, appoggiai il braccio al muro, forse avevo bevuto troppo. Sentii la porta dei bagni aprirsi e chiudersi sbattendo, vidi due mocassini spuntare da sotto alla mia porta e urlai che era occupato e di cercarsi un altro cesso.
Ma la porta si spalancò ed entrò il biondino, mi spinse contro il cesso, facendomi cadere a sedere, si inginocchiò allentandosi la sua cravatta rossa e me lo prese in bocca, ancora sporco di piscio. Me lo fece diventare duro in meno di due secondi, presi la sua testa fra le mani e la tenni ferma mentre gli scopavo quella bocca carnosa. Volevo venire nella sua gola ma si staccò, si abbasso i pantaloni e si mise a quattro zampe di fronte a me, dio non sapete che culo perfetto aveva, strinsi i suoi fianchi con le mie mani enormi, sembrava quasi che si potesse spezzare. Gli scopai il culo con tutta la voglia e l’astinenza che avevo in corpo, aveva un culo così stretto, caldo e accogliente. Alcune spinte e venni dentro di lui, la mia sborra colava fuori dal suo culo, non venivo così da mesi. Colava sul suo cazzo che aveva a ciondoloni fra le cosce, era decisamente gonfio e pronto a venire, mi voltai e mi piegai a 90 sopra al cesso e gli ordinai di scoparmi il culo e così fece, mi stavo facendo scopare nel cesso di un locale, era veramente assurdo ma la voglia mi stava divorando, come il mio culo stava inghiottendo quell’enorme cazzo.
Lo sentii gonfiare dentro di me e quando gemetti, lui venne. Si alzò in piedi, si ripulì e si riagganciò i pantaloni, per poi sorridere e andarsene, lasciandomi per terra in quel cesso, completamente riempito di lui. Sorridevo come un ebete, è stata la miglior scopata che avessi mai fatto.