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Usami…padrone

Sono entrata nel mondo del BDSM da parecchio tempo ormai. Mi piace essere umiliata e ferita, sono in pratica una masochista, ma mi affascinano tutte le pratiche estreme. Io ho un padrone. Vivo per servirlo, per soddisfarlo, per renderlo felice e donargli ogni briciolo di me. Lo so, suona un po’ strano e probabilmente malato, ma ancora non vi ho raccontato come vivo e cosa faccio per lui ogni giorno. Io sono poco più che un cane per lui (ed è questo che voglio essere). La mattina, quando si alza, toglie il guinzaglio con cui mi ha tenuta legata ai piedi del letto tutta la notte e mi porta a fare pipi in bagno. Mi tratta come se fossi un cucciolo e a me piace da morire essere accudita da lui. Dopo che mi ha sistemata mi tira per il collo per potarmi in sala da pranzo, se faccio la brava, scodinzolo e gli do la mia zampa, allora versa un po’ di cibo nella mia ciotola personale. Rimane li a guardarmi per un po’ mentre mangio carponi e ogni tanto mi accarezza e mi dice che sono una brava cagnolina ubbidiente.

Io scodinzolo e gli sto appiccicata alle gambe tutto il tempo mentre si prepara per uscire e andare al lavoro. Il mio padrone è buono, mi lascia sempre libera di girare per casa così posso rassettare e preparare il pranzo per quando torna. Solo in quei momenti mi è concesso stare in piedi, quando sono con lui io non sono umana, sono il suo cane. Quando rincasa gli corro in contro, abbaio e scodinzolo felice. Se lo faccio mi da un premio e mi scopa sul divano dopo aver pranzato.

Quando non può rincasare, invece, mi mette una cintura di cui solo lui ha la chiave. Su questa cintura c’è un vibratore che lui può controllare da remoto e che io non posso togliere in alcun modo. Mentre è al lavoro, ogni tanto lo attiva così io so che mi sta pensando. A volte lo fa vibrare talmente tanto a lungo da farmi venire e io vado in estasi. Quando però faccio qualcosa che non va, o non riesco a servirlo come vuole, lui mi punisce. Ha un piccolo frustino con l’estremità in pelle, sembra uno di quegli arnesi da fantini per intenderci, e lo usa su di me per ricordarmi che devo fare la brava cagnolina ubbidiente. Altre volte, se la giornata è stata dura ed è particolarmente arrabbiato, mi usa per sfogarsi. Non è violenza, sono consenziente, e amo tutto quello che mi fa, ogni singola cicatrice che mi lascia per me è una testimonianza del mio averlo servito bene. Mi piace quando mi tira la codina che è collegata ad un plug anale che indosso praticamente sempre, lo fa quando mi prende da dietro e mi urla che sono la sua cagna, solo ed esclusivamente sua, e io godo come non mai. Lui è buono con me, ma quando mi punisce mi fa colare ancora di più rispetto a quando usa il vibratore. Mi rendo conto che agli occhi di qualcuno che non conosce questo tipo di rapporto possano sembrare pratiche un po’ malate ed eccessive, ma posso assicurarvi che l’essenza del BDSM consiste proprio nell’abbandonarsi completamente e incondizionatamente a qualcuno in cui si ripone piena fiducia.

Lui è il mio padrone, Lui sa tenermi in riga, lui sa cosa è meglio per me, e io gli sono completamente devota. Spero che la mia esperienza domestica quotidiana non abbia turbato nessuno, e in caso fosse così vi chiedo di considerare se sareste mai disposti a lasciarvi fare tutto questo dal vostro partner, se riponete in lui o in lei tanta fiducia da affidargli totalmente la vostra vita. Trovate da voi le risposte a questo quesito e vivrete un rapporto molto più sereno e vero.

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